Lo sterminio consapevole dell’Amuchina
Veganesimo e vegetarianesimo partono dal rispetto di tutti gli esseri viventi e si compiono in esso. Ma è davvero possibile rispettare tutti gli esseri viventi?
Oggi ho eliminato una colonia di formiche che cercava di aggredire i biscotti della mia credenza. C’è qualcuno che crede che che basti parlare alle formiche con voce suadente per mandarle via da casa, ma tendenzialmente eviterei di provare metodi alternativi.
Mi sono concentrato quindi su uno sterminio di tipo scientifico. E’ davvero possibile rispettare tutti gli esseri viventi? Se è possibile limitare il dolore presente nell’universo, qual è il criterio con cui decidiamo chi deve e chi non deve provare dolore?
Il maialino non merita di soffrire, ma le zanzare arrostiscono al fumo dello zampirone; i cavalli non vanno mangiati, ma con l’amuchina facciamo strage di acari: esseri viventi che meriterebbero il loro posto nella biosfera.
Quindi qual è il criterio? Possiamo sterminare gli esseri viventi non dotati di sistema nervoso centrale? Se è così, l’aborto fino alla terza settimana dovrebbe essere comunemente accettato anche dai movimenti pro-vita.
E’ un argomento complesso, troppo complesso per essere ridotto a slogan. Ma se diciamo che “tutti gli esseri viventi vanno rispettati”, stiamo in fondo dicendo che nessuno deve essere veramente rispettato. E io posso andare a staccare la testa a colpi di mannaia al mio vicino di casa, che sta ascoltando la Pausini a un volume decisamente troppo alto.