Romualda trova lavoro
Il mantra di quest’estate è stato “non troviamo lavoratori per colpa del reddito di cittadinanza”. Secondo i numeri non è così: una buona parte dei percettori di rdc non potrebbero comunque lavorare (perché non sono in grado – per svariate ragioni); una buona parte dei lavori offerti sono fuori da ogni grazia di Dio; se qualcuno offre lavoro in regola (con ferie, permessi, inps, tasse pagate, orari non atroci) assurge all’onore delle cronache come “datore di lavoro etico-solidale”. Una specie di Messia quando invece dovrebbe essere la normalità.