In realtà in questa vignetta c’è una semplificazione: gli elettroni sono mostrati come delle palle, ma sono sono per nulla delle palle: la realtà non è fatta di palle da biliardo microscopiche, come ci spiega egregiamente Eliezer nella sua “Quantum Physics Sequence“. Nelle prossime vignette cercherò di prendere per il culo la moda moderna di fottere il prossimo con la “fisica quantistica New Age”. Diciamolo subito: dubito fortemente che il cervello umano possa modificare lo spin di un elettrone, scegliendo in quale degli infiniti universi possibili l’uomo debba finire.
La meccanica quantistica è affascinante, ma è pur sempre una branca della scienza che deve rispettare il metodo scientifico. Nulla fa presagire che “tutto sia interconnesso” o che il “salto quantico” sia più di una boiata. Per non parlare della “legge di attrazione”, versione moderna della classica preghiera.
Ma queste scemenze new-age non sono la cosa peggiore. La cosa grave è che questo credo privo di fondamenti venga sfruttato per spillare quattrini ai poveri di spirito. Il fatto che le religioni facciano questo lavoro da millenni non rende la cosa più simpatica.
A quelli che pendono dalle labbra di Rhonda Byrne, il consiglio è: studiate! Non serve che studiate la meccanica quantistica, basta un po’ di meccanica classica con del sano metodo scientifico. Anche la tabellina del tre va bene, per cominciare. Sarà semplice poi distinguere le fiabe rassicuranti da una realtà affascinante, che non ha certo bisogno di stronzate per apparire profonda e misteriosa.